Elicriso, l’oro del sole
In primavera ed estate passeggiando tra la macchia mediterranea delle colline arburesi è impossibile non venire soprafatti dall’intenso profumo dell’Elicriso. È un fragranza avvolgente, un canto della natura che corona le alture prospicienti il mare.
L’Elicriso ha dei fiori di un bel colore dorato che sembrano riprodurre i raggi del sole. Infatti, il nome deriva dal greco helios che significa sole e chrysos oro, e si riferisce appunto alla forma e al giallo dorato molto luminoso dei suoi fiori e al fatto che la pianta prospera in luoghi assolati e caldi. L’Elicriso è conosciuto anche col nome di semprevivo, probabilmente perché conserva il colore dei fiori molto a lungo assieme al suo profumo.
Proprietà dell’Elicriso
Le sommità fiorite dell’Elicriso sono utilizzate in fitoterapia nel trattamento delle allergie, che colpiscono le vie aeree e i tessuti cutanei. Gli studi clinici hanno dimostrato l’utilità dell’elicriso nelle affezioni dell’apparato respiratorio sia di tipo allergico che infettivo, giustificata dalla presenza di olii essenziali come flavonoidi e triterpeni, oltre che elipirone, sitosterolo, acido caffeico.
Questi principi attivi conferiscono alla pianta proprietà antistaminica, antinfiammatoria, espettorante e antibatterica.
Per uso interno la pianta è utilizzata nel trattamento dell’allergia, in presenza di rinite, congiuntivite e blefariti allergiche, tosse, bronchite acuta e cronica.
Per uso locale la pianta rappresenta un rimedio per lenire e sfiammare la pelle in caso di psoriasi, herpes, eczemi, ustioni ed eritema solare, grazie alla sua azione decongestionante e protettiva.
Un’altra proprietà importante dell’uso esterno dell’elicriso è quella astringente, antiedemigena, analgesica, in quanto contrasta l’infiammazione e il dolore, tonifica le pareti venose, riduce i versamenti e la dilatazione delle vene, utile in caso di emorroidi, artrite e nelle forme reumatiche acute.
Storia e curiosità
La pianta intera veniva utilizzata per bruciare le setole dei maiali macellati, per l’aroma particolare che conferiva al lardo. Le parti fiorite mantengono il loro vivido colore anche essiccate, e vengono utilizzate per profumare la biancheria e gli ambienti. In cosmetica l’elicriso è impiegato come fissante nei profumi, e come pianta officinale era già apprezzata in epoca greco-romana e nel medioevo.